In seguito alle nuove specifiche tecniche, dal 1° gennaio sarà obbligatorio l’utilizzo dei codici di natura di dettaglio onde evitare lo scarto delle fatture elettroniche trasmesse a mezzo Sdi. I codici natura vanno indicati sia nel tracciato xml della e-fattura sia nel file Xml dell’esterometro nel caso di operazioni non imponibili, esenti o non soggette Iva. Il campo “NaturaOperazione” si arricchisce infatti di sottocategorie di dettaglio N2, N3 e N6 obbligatorie per consentire all’agenzia delle Entrate di predisporre la bozza di dichiarazione Iva precompilata. Nessun obbligo di utilizzo invece per i nuovi tipidocumento, di cui è suggerita comunque l’implementazione con riguardo alle integrazioni e autofatture con l’estero in vista della abrogazione dell’esterometro a partire dalle operazioni 1° gennaio 2022 come previsto dalla legge di Bilancio 2021.
L’evoluzione del tracciato Xml della e-fattura risulta fortemente caratterizzata dalla volontà di garantire maggiori semplificazioni per i contribuenti, permettendo loro di compilare in maniera quanto più automatica possibile i righi della dichiarazione Iva, rendendo il processo di gestione delle informazioni più semplice e funzionale. Uno degli elementi in grado di accelerare i processi è senza dubbio il maggiore grado di dettaglio richiesto nel tracciato Xml ai fini dell’individuazione delle operazioni non soggette, non imponibili e quelle per le quali è prevista l’inversione contabile.
Più precisamente, nello schema Xsd della fattura elettronica, quando l’elemento informativo AliquotaIva contenuto nel tag 2.1.1.7.5. è pari a zero, deve essere obbligatoriamente compilato il campo 2.1.1.7.7 contenente le informazioni circa il Codice natura che caratterizza l’operazione documentata.