Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha introdotto una proroga trimestrale della scadenza fissata per il 10 marzo 2021 per quanto riguarda le fatture emesse o ricevute nel corso del 2019, anticipando così la misura che verrà introdotta con il decreto Sostegni. La misura anticipata riguarda tutti i contribuenti, compresi coloro che abbiano affidato il servizio di conservazione a fornitori privati e non all’AdE.
La proroga non fa però riferimento ad eventuali altri documenti informatici come libri e scritture contabili tenuti in modalità elettronica, per i quali il termine sembra essere rimasto il 10 marzo scorso.
La proroga risulterebbe motivata dal fatto che la conservazione elettronica rappresenterebbe, di per sé, una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto si tratterebbe del primo adempimento di questo tipo legato all’avvio dal 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fattura elettronica tra privati.
A ogni modo, la proroga trimestrale finisce di fatto per allineare la scadenza del termine per conservare con quello concesso dall’agenzia delle Entrate, con provvedimento 56618 datato 28 febbraio 2021, per aderire al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici. Il prolungamento del periodo transitorio per aderire al 30 giugno 2021 permette di recuperare i duplicati dei file transitati dal Sistema di interscambio (Sdi) inviandoli al sistema di conservazione stesso.
Soltanto a seguito dell’adesione al servizio di conservazione, infatti, e non a quello di consultazione, tutte le fatture elettroniche e le relative note di variazione transitate dallo Sdi saranno automaticamente acquisite ai fini della conservazione, mentre sarà necessario procedere al caricamento manuale delle stesse, tenuto conto della dimensione massima pari a 5 Mb, nel caso in cui si intenda inviare in conservazione i documenti emessi/ricevuti in data antecedente all’attivazione del servizio.